Una volta a casa, accese il suo sigaro e si immaginò delle scene nella testa. Erano a casa sua, lui e Sabrina, con quei mobili piuttosto antichi e i libri e i quadri appesi. “Sabrina, non vedi quanto amore ti ho dato? Quanto in più te ne potevo dare?” “Io non dovevo essere ricoverata aContinua a leggere ““Siete un insieme di stronzi normali””